Il Counseling per la Salute

Il counseling finalizzato alla salute, permette di fare in modo che una persona possa trovare le risorse dentro di sé per affrontare al meglio una situazione di malattia o legata ad un infortunio. Nello stesso tempo, un percorso di counseling può aiutare nel promuovere un cambiamento nei propri comportamenti, che siano benefici per la propria salute.

Il counseling non è da considerarsi un servizio di fisioterapia, contemporaneamente si può dire che vi siano alcune circostanze in cui queste due materie si sposano molto bene.

Il counseling deriva dall’approccio “centrato sulla persona” dello psicologo statunitense Carl Rogers, che sottolineava come il cliente fosse il maggior esperto di se stesso e quindi disponeva dentro sé delle risorse per poter affrontare una tale situazione. Compito del counselor era quello di favorire l’emergere di queste qualità, attraverso un’azione che rimandi le emozioni al cliente e ne favorisca l’introspezione.

Durante le sedute di fisioterapia, per noi è quotidianità utilizzare le abilità di counseling, ovvero una serie di competenze specifiche nel gestire la relazione e la comunicazione, al fine di favorire il miglior rapporto tra fisioterapista e paziente, necessario per il raggiungimento di un buon risultato.

Occorre considerare che, in fisioterapia e, più in generale in medicina, vi sono molte occasioni in cui una persona viene messa duramente alla prova a causa di un problema di salute, che non è per forza grave, ma che mette comunque in discussione una parte di sé, magari a causa del fatto che si è persa temporaneamente l’autonomia.

Restando nell’ambito fisioterapico, si possono citare come esempio una frattura scomposta di arto inferiore o la comparsa di un ictus, due situazioni importanti che per lo più richiedono lunghi tempi di recupero.

Durante questo periodo, in cui non si ha una piena autosufficienza e in cui ci si vede con occhi diversi rispetto al tempo “normale”, ci si può demoralizzare, si può perdere fiducia nel processo di recupero e di conseguenza anche l’aderenza al trattamento può diminuire.

In queste occasioni alcuni incontri di counseling, fanno in modo che la persona possa centrarsi maggiormente su se stessa, riuscendo a trovare nuova fiducia in sé e lavorando in maniera più specifica su alcuni aspetti di debolezza emersi proprio in seguito alla situazione di malattia o di infortunio. In certi momenti avere il supporto di un professionista, che ti riesca a guidare, ti aiuti a vedere le cose da punti di vista differenti, può essere necessario per superare certi ostacoli.

Il paziente non è chiamato così, bensì cliente. Non si tratta solo di una questione semantica e nemmeno commerciale, bensì di un cambio di paradigma, in quanto tra terapeuta e cliente c’è un rapporto di parità, dove il cliente opera le proprie scelte in maniera autonoma, consapevole e con coraggio, in quanto egli dispone di tutto ciò di cui ha bisogno.

Se vuoi approfondire questo tema, clicca qui sul counseling sanitario e potrai avere informazioni aggiuntive sui suoi obiettivi e sulle modalità di lavoro.

Il Team

Paolo Galimberti

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